Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa di  Riposo Ponte San Pietro ritiene opportuno esprimere alcune precisazioni in risposta all’ articolo apparso il 19/06/2017 sulla pagina Facebook del movimento politico “ Tu per Ponte – Facheris Sindaco” .

L’autore del suddetto articolo (che non si firma) esprime giudizi e opinioni  sull’operato del CDA sulla base di una evidente distorsione e ignoranza di fatti, nonché manifesta una  palese incompetenza gestionale.

Il tutto, viene inoltre argomentato con semplicistici “conti della serva”, con il solo scopo di generare nel lettore meno attento una opinione negativa sull’operato del CDA,  facendo leva sulla sottile psicologia comune che “se qualcosa  è pubblicato su Facebook allora sarà vero”.

Sebbene non vi sia obbligo alcuno del CDA di giustificare le propri decisioni a persone estranee alla Fondazione o comunque non aventi nessun titolo, al fine di non incoraggiare speculazioni di fantasia sull’operato della dirigenza che è unicamente improntato sulla assoluta integrità dei suoi membri e al buon andamento della struttura, si comunica quanto segue:

 

Le motivazioni dell’investimento e rette

La decisione dell’’ampliamento è scaturita dalle crescenti richieste da parte della comunità.

Il progetto, che tutto è tranne una speculazione edilizia, verrà realizzato senza gravare economicamente sulla comunità e sul bilancio regionale-statale, ma tramite l’attenta attività economica costi-benefici e con un business plan che sia sostenibile per la Fondazione, migliorando l’offerta sanitaria per gli ospiti, che sono gli utenti finali a cui sono indirizzati tutti i nostri sforzi.

Si ricorda infatti che la Fondazione è un ente privato  con obbligo di bilancio certificato e  non una cooperativa o altro che riceve finanziamenti a piaggia senza obbligo di bilancio.

I proventi delle rette che sono la fonte di introiti principale (e il cui valore ad oggi sono ampiamente sotto la media) servono a sostenere l’attività economica della Fondazione (come per qualsiasi impresa), quali il pagamento degli stipendi del personale sanitario (tutti dipendenti assunti con contratto, caso molto raro per una RSA),  personale amministrativo e di servizio, nonché fornitori ed investimenti.

Le critiche ai posti letti e costi

Il titolo dell’articolo “CASA DI RIPOSO: 15 POSTI LETTO A OLTRE € 250.000 L’UNO”  non corrisponde al vero e basato su pure speculazione di fantasia in quanto:

1) I posti letto nuovi previsti nell'ampliamento sono 25,  in quanto 15 sono quelli nuovi e 10 sono previsti dallo spostamento dalla attuale struttura a quella nuova. Questo spostamento (e quindi l'eliminazione delle camere nella attuale struttura) è stato concordato con gli organi di vigilanza (ATS  ex ASL) per poter adeguare gli spazi soggiorno nella struttura esistente (e questo ha un costo).

Inoltre le camere “soppresse” nell’attuale residenza (6 camere per 10 posti letto, ma  recuperate e adibite ad altre funzioni)  erano le uniche camere di tutto il complesso che non erano attrezzate con l’impianto medicale ossigeno. Attrezzarle con una rete dedicata di ossigeno comportava un costo alla Fondazione di circa 22.000 € per l’esecuzione dell’impianto e per le opere murarie. Si è quindi preferita la soluzione progettuale approvata risparmiando in questo modo questi 22.000 €.

2) Al mutuo di 3.800.000 € bisogna dedurre l'iva al 10% quindi la Fondazione dispone di circa  3.400.000 € per le opere che è l'importo degli appalti edili e impiantistici.

Dai  3.400.000€ bisogna dedurre:

    a. la scala antincendio che nell'attuale struttura non era a norma con la recente normativa dei Vigili del Fuoco emanata nel marzo 2015 (costo 60.000 €)

    b. il montalettighe antincendio (ora non presente nella struttura) utilizzabile in caso di evacuazione di emergenza per portare le persone allettate in luogo sicuro diminuirà enormemente i tempi di evacuazione e ridurranno i rischi per gli ospiti ( costo di 80.000 €)

    c. il parcheggio dei dipendenti ad Ovest è un costo di 150.000 € che permette ai lavoratori di raggiungere il posto di lavoro in sicurezza. Questo permette anche di evitare l’esborso da parte dei dipendenti della quota parcheggio per posteggiare l'auto (trattasi di un benefit che qualunque società imprenditoriale prevede per i propri dipendenti e viene "ripagato" con una resa migliore dei dipendenti stessi). Conosciamo bene anche la situazione di scarso parcheggio nelle vie del quartiere limitrofo....

    d. gli ambulatori verranno attrezzati anche per utenti esterni (oltre che agli ospiti) proprio per i cittadini di Ponte san Pietro con addirittura alcune prestazioni sanitarie gratuite o altre con prezzi calmierati ( costo realizzazione 60.000 euro)

    e. il progetto prevede anche una spesa di 120.000 Euro di opere di urbanizzazione ovvero il nuovo marciapiede su via Matteotti e la nuova rete fognaria di cui la via è sprovvista e 7 nuovi posti auto pubblici zona stazione che, non risolveranno i problemi di parcheggio dell'area, ma almeno daranno un contributo in tal senso.

    f. la sala polivalente situata al piano seminterrato sarà adibita all'uso anche da parte degli esterni in modo tale che possa essere un luogo di incontro dei cittadini di Ponte e per poter avvicinare le persone "estranee" alla RSA alla stessa Casa di Riposo facendone conoscere gli scopi e le potenzialità. La stessa Casa Serena di Brembate di Sopra ha un teatro  interno di 150  posti utilizzato costantemente dagli ospiti e dagli esterni (da piu di 15 anni!). Il costo è di circa 250.000 €

    g. L’ampliamento ha richiesto anche un aumento della potenza elettrica impegnata della struttura stessa e la società erogatrice non ne avrebbe la disponibilità se non tramite la realizzazione di una cabina elettrica dedicata. La costruzione di questa cabina elettrica (edile e impianti) costa circa 78.000 euro. ma permetterà alla Fondazione di evitare gli extracosti che in questi anni, a causa dello sforamento della potenza contrattuale si dovevano corrispondere ad Enel. Inoltre la fornitura in media tensione è economicamente vantaggiosa per la Fondazione e il costo della cabina verrà recuperato nei prossimi 7-8 anni in termini di risparmio sulla bolletta. 

Pertanto, la sommatoria di queste opere "accessorie" (per la RSA ma anche per la popolazione di Ponte San Pietro) ma doverose è quindi di 798.000 Euro che diminuiscono i 3.400.000 al valore di 2.600.000.

Se questo ultimo importo lo dividiamo per i 25 nuovi posti letto siamo ad un valore di circa 104.000 € a posto letto. Questo valore è al di sotto dell'importo medio di 120.000 a posto letto. I valori sono desunti dalle recenti gare di appalto che la Fondazione ha gestito in modo oculato cercando di appaltare a ditte locali (per favorire le economie locali e gli indotti locali a beneficio dell’occupazione locale) e alla miglior offerta economicamente vantaggiosa per la Committente.

 

Il paragone con un appartamento è pertanto fuori luogo

Pensare che la realizzazione di una nuova RSA, un Ospedale o altra struttura ricettiva sia paragonabile alla realizzazione di un appartamento equivale ad insultare l’intelligenza dei lettori.

Dal 2002 le RSA sono equiparate a strutture sanitarie (e con obbligo di adeguarsi) e quindi soggette a tutti gli standard strutturali e organizzativi a queste correlate, ovvero:

·         presenza costante H 24 di personale medico e infermieristico

·         dotazione di ambulatori e di locali infermeria

·         dotazione di palestre per fisioterapia e relativi locali accessori

·         dotazioni di impianti speciali come ossigeno e vuoto, gruppi elettrogeni di emergenza, ecc

·         struttura organizzativa che prevede squadre antincendio e di primo soccorso per le emergenze sempre presenti sulle 24 ore e continuamente formati e addestrati

·         struttura uffici con personale dedicato e quadri dirigenziali con relative responsabilità

Tutte queste dotazioni non sono minimamente previste nelle normali abitazioni, neppure in un quadrilocale ammobiliato. Inoltre in un quadrilocale ammobiliato nessuno provvede alla pulizia, alla manutenzione ordinaria, al servizio cucina, al ritiro rifiuti e al servizio medicinali.

In una RSA questi sono servizi previsti che per essere assolti devono avere i relativi spazi (e questi spazi devono essere progettati e costruiti con i relativi costi).